A VOLTE SAREBBE MEGLIO TACERE

COMUNICATO STAMPA 15 DICEMBRE 2025

Dopo mesi in cui il dibattito pubblico cittadino, corretto e moderato, è stato strumentalizzato per allestire un palcoscenico sul quale ogni rappresentazione ha messo in mostra l’autocelebrazione e l’oltraggio di chiunque la pensi diversamente, il silenzio sarebbe stato, in extremis, l’unica risposta in grado di restituire dignità, senso di responsabilità e rispetto per la democrazia e per le sue Istituzioni.

Invece, abbiamo assistito attoniti a un ulteriore schermaglia verbale sintomatica della assoluta incapacità di questa Amministrazione di risolvere questioni spinose e di affrontare con il dovuto rispetto il legittimo esercizio della democrazia da parte dei cittadini. La conferma di un modo di fare politica che impoverisce il confronto e il dibattito, ne abbassa la qualità alzandone i toni, e rende impossibile affrontare in modo equilibrato e condiviso i nodi irrisolti della realtà comasca. 

Un ulteriore tentativo di spostare l’attenzione su temi delicatissimi come la salute pubblica, con l’unico scopo di delegittimare e deridere l’azione di migliaia di comaschi che difendono l’identità e l’immagine della propria città, la carenza di servizi e l’impossibilità di vivere dignitosamente la propria quotidianità nella propria città. 

Di fronte all’ennesima pronuncia di un Tribunale che ha bocciato le scelte dell’Amministrazione, e che dovrebbe suggerire una pausa di riflessione e un approccio più misurato e rispettoso di fronte all’opinione del popolo comasco, il Sindaco ha scelto, ancora una volta, di esacerbare i toni attraverso un monologo volto a spaventare la cittadinanza e a strumentalizzare temi estremamente delicati e sensibili come la salute pubblica e la tutela dei più fragili che, al contrario, richiederebbero competenza, interventi, investimenti e programmazione ad altri e superiori livelli istituzionali.

Al riguardo, è bene ricordare che l’ingolfamento del pronto soccorso nei periodi di picco influenzale (e non solo!) dipende da un sistema sanitario regionale in difficoltà, aggravato, nella nostra area, da fattori ben noti quali la concorrenza della vicina Svizzera che sottrae personale qualificato alla sanità comasca, l’elevatissimo costo della vita (compreso caro affitti e parcheggi) e una sempre più accentuata inadeguatezza dei servizi pubblici locali. 

Tutti fattori che rendono sempre più difficile attrarre e trattenere professionisti del settore sanitario sul territorio, e rispetto ai quali ci saremmo aspettati una risposta composta e seria da parte dell’Amministrazione, per esempio in relazione all’intenzione di adottare provvedimenti capaci di rendere attrattiva Como per le famiglie attraverso misure atte a  ridimensionare il costo della vita in materia di alloggi e parcheggi, la presenza di scuole e spazi verdi sicuri  in tutti i quartieri della città, la tutela e la promozione dei servizi pubblici essenziali, con particolare riguardo al potenziamento dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza, il recupero delle strutture in cui è possibile praticare sport, l’adozione di politiche sostenibili sulla mobilità e sulla sosta.

E invece, ancora una volta un atteggiamento arrogante, distruttivo, cieco, non risolutivo, che non rende giustizia alla complessità dei problemi evocati e mina la credibilità delle istituzioni cittadine.

Ma se l’Amministrazione comunale proprio non intende e non è capace di occuparsi di quello di cui Como ha bisogno, se non riesce e non è in grado di adottare politiche idonee ad affrontare e risolvere le complesse questioni cittadine sul tappeto, almeno il SILENZIO!

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